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antologia di spoon river, de andrè, edgar lee master, einaudi, levov, pastorale americana, roth, un chimico, vietnam
Nell’Antologia di Spoon River Edgar Lee Master immaginava che sulla lapide di Trainor (che poi sarebbe diventato “Il Chimico” di De Andrè) ci fosse scritto:
“E chi può dire
come uomini e donne reagiranno
fra loro, o quali figli ne risulteranno? […]
C’erano Benjamin Pantier e sua moglie,
buoni in sé stessi, ma cattivi l’uno con l’altro:
lui ossigeno, lei idrogeno,
il loro figlio, un fuoco devastatore.”
Seymour Levov ha tutto ciò che si può desiderare: un bell’aspetto, successo a scuola, successo nello sport. La sua vita appare dal di fuori l’incarnazione del perfetto sogno americano. Ma c’è qualcosa che lo corrode nel profondo.
Sarà Nathan Zuckerman, scrittore e vecchio compagno di scuola, a narrarci la vita di Levov, detto “lo Svedese”, ad evidenziarne le vittorie e a seguirne la lenta caduta verso il baratro. E sul fondo del baratro c’è lei, Mary, la figlia avuta da una moglie bellissima: un fuoco devastatore. Balbuziente e irascibile, Mary – sullo sfondo del conflitto in Vietnam – “porterà la guerra in casa Levov”.
Un libro profondo e sconcertante che vi consiglio dal profondo del cuore. Scritto meravigliosamente.